I Soldati Italiani all'armistizio  (8 settembre '43) 

"…voglio sapere dove si trovano le tue figli " scriveva zia Carmela, che dall'America chiedeva notizie dei nipoti. E dov'erano i figli di Angelo Domenico Libutti? Il maggiore, Pasquale, richiamato alle armi, nel'43 era a casa: all'epoca aveva già cinque dei suoi nove figli. Suo fratello Arcangelo era disperso. L'8 settembre era in Friuli; il suo destino era quello di tanti altri militari lontani da casa. Una situazione terribile. 

 

 

 

 

Il Re e gli alti comandi, vergognosamente fuggiti  presso gli Alleati, abbandonavano i soldati che avevano trascinato nella sciagurata guerra fascista. Privo di ordini, l'esercito si disgregò senza poter resistere alle truppe tedesche, che  disarmavano e catturavano i soldati. Molti gettarono le divise e cercarono di raggiungere le loro case o le linee alleate; altri tennero le armi e si rifugiarono sui monti, diventando partigiani. I reparti che tentarono di resistere furono sterminati, come i 12.000 italiani nell'isola greca di Cefalonia, di cui 9.000 caddero: alcuni in combattimento, altri, presi prigionieri, fucilati dai tedeschi. Qual'era, in tutto questo, la sorte del soldato Arcangelo? 

 
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